LA TRADOTTA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA


NEL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA

mercoledì 8 novembre 2017

GRANDE GUERRA | I prigionieri russi sul nostro territorio

Mercoledì 15 novembre alle 17.00, grande anticipazione del Festival del Libro della Grande Guerra con "GRANDE GUERRA | I prigionieri russi sul nostro territorio".

Nella Sala Tiziano Tessitori, nel Palazzo della Regione in piazza Oberdan 5, si parlerà dei prigionieri russi sul nostro territorio e verrà proiettato il reportage andato in onda sul canale russo NTV.

Interverranno Massimo Romita, presidente Gruppo ErmadaFlavio Vidonis che presenterà anche il nostro festival,
Michele Ciak, presidente della Pro Loco Trieste, gli storici Mitja Juren e Roberto Todero, e i consiglieri della Pro Loco Trieste Marija Pudane e l’Arch Mauro Nadlisek e Zoran Albin Sosic, appassionato, socio Pro Loco Trieste.
Chiuderà il dibattito Mauro Depetroni, responsabile scientifico Gruppo Ermada Flavio Vidonis.



La Pro Loco Trieste ha collaborato e supportato per quattro giorni una troupe dell’emittente televisiva HTB-NTV interessata a sviluppare un approfondimento giornalistico sui soldati russi presenti a Trieste e nelle zone limitrofe durante la Grande Guerra.

Il progetto, che è stato sviluppato grazie al supporto di PromoturismoFVG, Comune di Trieste e al contributo di Trieste Terminal Passeggeri, Banca di credito cooperativo del Carso e Ro-Ro Tranship, è nato dalla curiosità storica di due soci della Pro Loco: Marija Pudane e Mauro Nadlisek.
Incuriositi da alcune conferenze sul tema, quasi sconosciuto, dei prigionieri russi dell’Impero Austro Ungarico nel retroterra triestino tenutesi in occasione delle celebrazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale, i due si sono trasformati in ‘segugi’ alla ricerca delle poche tracce ancora esistenti di quei fatti, intervistando alcuni abitanti del Carso, svolgendo indagini sul campo e negli archivi del Comune di Trieste, ma anche in Austria e Russia, nonché intervistando alcuni esperti della materia.

E proprio questo lavoro, durato oltre un anno e mezzo, ha destato la curiosità del canale televisivo russo HTB-NTV che ha deciso di inviare a Trieste una troupe per approfondire la tematica e si è rivolta proprio alla Pro Loco per ottenere assistenza, la quale si è interfacciata anche con il Ministero della Difesa/Onorcaduti e a Rete ferroviaria italiana, per ottenere i permessi per le riprese, che si sono svolte al Sacrario di Redipuglia (con intervista al responsabile della PromoturismoFVG per la Prima Guerra Mondiale, Nicola Revelant), a Opicina, con un’intervista a Zoran Albino Sosič a Prepotto da Danilo Lupinc, dove sono stati filmati la collina con la “Strada russa”, le trincee e i bunker di seconda e terza linea costruiti dai prigionieri russi. A Trieste, oltre a piazza dell’Unità d’Italia e al Bacino San Giusto, la troupe ha avuto accesso ai sotterranei della chiesa di Santa Maria Maggiore, dove è stata guidata da Paolo Guglia della Società Speleologica Triestina, al Castello di San Giusto, alla sala del Consiglio comunale, dove ha incontrato l’assessore al Turismo, Maurizio Bucci.

Come ha spiegato Marija Pudane: “Raramente gli storici locali si sono occupati dei prigionieri russi dell’Impero Austroungarico, ma alcune informazioni erano state tramandate oralmente nei racconti famigliari degli abitanti del Carso. Grazie alla gente del posto è stato quindi possibile costruire un intreccio narrativo basato sui ricordi. Abbiamo scoperto - ha proseguito - che esistevano diversi tipi di campi di prigionia, tra cui un Arbeitkommanden, al quale il personale della Croce Rossa non aveva accesso e abbiamo capito che era per questo motivo che la presenza a Trieste dei prigionieri russi era del tutto sconosciuta agli storici di quel Paese, i quali si basavano sui dati ufficiali della Croce Rossa. Secondo quanto abbiamo avuto modo di scoprire i prigionieri venivano utilizzati per la costruzione di ferrovie, acquedotti, strade, ma anche per lo scavo di trincee di guerra o il trasferimento di armi verso la prima linea del fronte, nonostante in base agli accordi internazionali ciò fosse proibito”.



La troupe televisiva di HTB-NTV era guidata dal noto corrispondente Sergei Kholoshevskiy che lavora per il canale russo come corrispondente dal 1992. Il primo servizio intitolato “Prigionieri della storia”, al quale seguiranno altri, sottolinea come, a causa delle vicende storiche del Novecento, questi uomini siano stati dimenticati sia dai vincitori sia dai vinti, è andato in onda durante il telegiornale delle 19.00 di giovedì 21 settembre 2017 (secondo il fuso orario di Mosca). L’audience media di telespettatori di HTB-NTV è pari a circa 100 milioni di persone.


Infine, in seguito alla trasmissione, la Pro Loco Trieste sta ricevendo numerosi messaggi di ringraziamento da parte di persone di madrelingua russa per il lavoro svolto in memoria dei propri caduti dimenticati.

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