LA TRADOTTA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA


NEL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA

giovedì 16 novembre 2017

'EAST FRONT': EVENTI E RASSEGNE SUL TEMA DELLA GRANDE GUERRA

Dalle associazioni che collaborano con noi. 

330 giornate di attività sulla Grande Guerra.  

Martedì 14 novembre alle ore 11.00, presso la sala conferenze della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia è stata fatta la conferenza stampa che ha presentato il nuovo piano di collaborazione tra le associazioni IoDeposito OngPro Loco Fogliano e il Gruppo Culturale e SportivoAjser 2000 (con il supporto del Gruppo Ermada Flavio Vidonis). 

Il progetto, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, interesserà una costellazione di oltre 30 partners e vedrà la collaborazione speciale del Comune di Udine, del Consorzio Culturale del Monfalconese e del Comune di Chiusaforte.
La collaborazione tra le tre associazioni ha dato vita a un nutrito ventaglio di eventi e rassegne sul tema della Prima Guerra Mondiale di circa 330 giornate di attività, le quali coinvolgono l'intera regione e convergeranno, a maggio 2018, in un grande evento nei pressi del Sacrario di Redipuglia. Il progetto nasce infatti dal desiderio delle tre associazioni IoDeposito, Pro Loco Fogliano Redipuglia e Ajser 2000 di intrecciare i calendari delle loro rassegne – rispettivamente B#Side War, #StoryTellersWW1 e Voci di guerra in tempo di pace–, allo scopo di offrire al pubblico una proposta culturale ampia, diffusa e coordinata che tratti il tema della Grande Guerra affidandosi a linguaggi e campi diversi: dallo storiografico alla rielaborazione artistica.

Le iniziative in programma affacceranno, inoltre, anche su scenari extra-territoriali, realizzando alcune delle attività di presentazione e divulgazione in un secondo buffer geografico, sia internazionale sia più prossimo al Friuli Venezia Giulia: oltre a mete estere come Stati Uniti d’America e Ungheria, saranno infatti interessate le aree della Slovenia, dell’Emilia Romagna e del Veneto (come Treviso e Crevalcore), al fine di incanalare verso il Friuli Venezia Giulia l’interesse di pubblici limitrofi.




L’associazione IoDeposito è stata fondata nel 2009 sostenendo le competenze specifiche dei giovani della regione, con una particolare propensione verso i settori delle arti visive, del management culturale e della curatela. In poco più di otto anni, l’associazione ha coinvolto oltre 170.000 persone nelle sue progettazioni. Tra queste il B#Side War Festival, rassegna artistica e culturale che permea i territori del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e dell’Istria, indagando i lasciti delle guerre del XX secolo alle generazioni di oggi grazie al forte potere dell’arte contemporanea.

Con Sentieri di Pace, La Pro Loco di Fogliano Redipuglia promuove internazionalmente da trent’anni la conoscenza storica della Prima Guerra Mondiale e Fronte Isontino, dedicandosi a numerose iniziative (“Viaggio della Memoria - Treno Storico da Redipuglia a Caporetto”, “Luci e ombre sul Carso della Grande Guerra”) e gestendo il Punto IAT di Redipuglia, il sito Dolina del XV Bersaglieri sul Monte Sei Busi, la Regia Stazione di Redipuglia con il Museo Multimediale e il Cimitero di Guerra Austro-Ungarico di Fogliano. Il progetto #StoryTellersWW1 (ri)scopre e analizza criticamente i mutamenti storici, sociali, culturali e politici portati dalla Prima Guerra Mondiale.




Fondato il 4 dicembre 2000, il Gruppo Culturale e Sportivo Ajser 2000 ha raccolto l’eredità di importanti attività associative del territorio del Comune di Duino Aurisina, operando a 360° nel campo culturale e sportivo nonché nel mondo della solidarietà. Dal 2011 il Gruppo ha voluto sviluppare iniziative a ricordo e a conoscenza degli eventi bellici legati all’Ermada e a quello che, dopo cent’anni, le trincee hanno restituito. Soggetto ideatore insieme al Gruppo Ermada Flavio Vidonis del progetto Voci di guerra in tempo di pace.

mercoledì 15 novembre 2017

GRANDE GUERRA | I prigionieri russi sul nostro territorio

Le foto dall'incontro di oggi nella sala Tiziano Tessitori, Palazzo della Regione, piazza Guglielmo Oberdan 5 a Trieste, con a Pro Loco di Trieste su "I prigionieri russi sul nostro territorio".
L'apertura del Consigliere Regionale Roberto Novelli
E con Massimo Romita, Presidente Gruppo Ermada Flavio Vidonis
I Saluti introduttivi di Michele Ciak, Presidente Pro Loco Trieste
E con Mitja Juren, Roberto Todero, Marija Pudane, Zoran Albin Sosic, Mauro Nadlisek e Mauro Depetroni, Responsabile Scientifico Gruppo Ermada Flavio Vidonis.


























domenica 12 novembre 2017

L’ultima notte della S.M.S Wien

Domenica 19 novembre alle 17.30, a chiudere gli incontri del Festival del Libro della Grande Guerra sarà la proiezione de L’ultima notte della S.M.S Wien.
Una produzione dell’Associazione Culturale Zenobi, da un’idea di Fabio Tamburin e Alessandro Ormas, regia di Claudio Sepin, ricerche e commento di Roberto Todero.



L'ultima notte della S.M.S. Wien è documentario sull’affondamento della corazzata costiera Wien, nel golfo di Muggia nel 1917 da parte del mas di Luigi Rizzo.
Proprio in questi giorni si parla di un recupero di alcuni suoi resti per destinarli a una mostra.



Il programma completo del Duino&Book - Festival del Libro della Grande Guerra, organizzato dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis è al link che segue: http://bit.ly/2hfvf9h.

Caporetto – Una tragedia italiana

Al Duino&book si parlerà di Caporetto, domenica 19 novembre, alle 11.30 con Stefano Gambarotto e il suo Caporetto – Una tragedia italiana.



Caporetto non è soltanto la storia di una sconfitta ma un gigantesco esperimento di antropologia sociale dal quale emergono gli immutabili difetti di una nazione e del suo modo di essere.  Nelle settimane che precedono la battaglia, i massimi responsabili della guerra italiana negano risolutamente l’evidenza di ciò che sta per accadere. Cadorna è il primo a rifiutare l’idea stessa di una grande offensiva austro-tedesca anche se le prove delle intenzioni nemiche sono davanti ai suoi occhi. Tutti gli altri lo seguono: chi per piaggeria, chi per interesse, chi per timore di vedere pregiudicata la propria carriera.  Mentre austriaci e tedeschi, giorno dopo giorno, mettono in campo una potente e organizzata forza d’attacco, i comandi del Regio Esercito rimangono inerti ad attendere gli eventi da cui saranno travolti.

Stefano Gambarotto è autore di numerose pubblicazioni a carattere divulgativo sull’epopea del primo conflitto mondiale. Tra di esse vi sono 1915-1918. Storia della Grande Guerra sul fronte italo-austriacoFrancesco Baracca. Inchiesta sulla morte di un eroe italiano e Ortigara. La montagna maledetta.


sabato 11 novembre 2017

I sentieri della Grande Guerra con Pino Sfregola

Pino Sfregola ci porterà a passeggiare sul Carso con la presentazione de Il sentiero della Dolina del Principe e la Grotta Mitreo e Il sentiero «Bratina» con la Grotta Fioravante e il dinosauro Antonio, domenica 19 novembre alle 16.30, al Duino&book.

Il sentiero della Dolina del Principe e la Grotta Mitreo descrive un percorso relativamente lungo, con alcuni tratti in salita e un dislivello di circa 150 metri della durata di 3-4 ore, più la visita alla Grotta del Dio Mitra. Quest’ultimo sito è aperto solamente il sabato mattina.

La zona è molto interessante per la sua vegetazione carsico-mediterranea, di cui abbiamo messo in evidenza alcune specie di fiori. Inoltre, troverete anche le immagini di alcuni animali della zona, compresa la vipera dal corno: se la incontrerete, basterà fare un po’ di rumore e questo pericoloso rettile scapperà via senza farsi più rivedere!



Il libro che racconta Il sentiero «Bratina» con la Grotta Fioravante e il dinosauro Antonio è suddiviso in tre capitoli: il primo descrive il «Sentiero storico naturalistico del Dosso Bratina», una passeggiata ad anello che parte dal Villaggio del Pescatore, percorre le Sorgenti del Fiume Timavo, la chiesa di San Giovanni in Tuba, fra i resti degli antichi insediamenti romani. Inoltre, parla dei resti del Castello Pucino, le cui rovine sono dette dai popolani “Palazzo d’Attila”: tutto attorno, sono ancora ben evidenti le testimonianze della Grande Guerra.


Il secondo e il terzo capitolo ci condurranno al sito dove è stato scoperto lo scheletro completo di un dinosauro risalente a 70 milioni di anni fa, chiamato “Antonio”. E per finire, visiteremo la misteriosa grotta turistica “Fioravante”.

Architettura in guerra. Antonio Sant’Elia e il cimitero della brigata Arezzo di Monfalcone, in “Bisiacaria”

Alla Kulturni Dom Igo Gruden di Aurusina, domenica 19 novembre alle 12.30, Alessandro Morgera presenterà Architettura in guerra. Antonio Sant’Elia e il cimitero della brigata Arezzo di Monfalcone, in “Bisiacaria”, dell’Associazione Nazionale per la tutela del patrimonio storico artistico e naturale della Nazione Italia Nostra.

Una ricostruzione degli ultimi istanti di vita dell’architetto comasco Antonio Sant’Elia, fantasioso e stravagante progettista delle più ardite invenzioni futuriste. Sant’Elia muore nel 1916 a ventotto anni sul Carso monfalconese.
Appena giunto a Monfalcone, inquadrato nella Brigata Arezzo, viene incaricato dal suo comandante di progettare la sezione cimiteriale della brigata, all’interno del più esteso camposanto militare presente in città. Per una tragica casualità sarà proprio Sant’Elia a venir sepolto nel cimitero da lui stesso progettato e ancora in corso di realizzazione.
Sino a pochissimi anni prima Sant’Elia tracciava profili svettanti e veloci di grattacieli, centrali idroelettriche, aeroporti e fabbriche, sognando una metropoli vertiginosa. In questo cimitero il giovane architetto-soldato concepisce invece un’architettura raccolta e meditativa, tutt’altro che futurista. Attraverso documenti, articoli, disegni e fotografie si è potuto ricostruire
la storia di un luogo che oggi non esiste più.



Alessandro Morgera, classe 1980, è laureato in architettura ed è insegnante di disegno e storia dell’arte presso scuole superiori della provincia di Gorizia. Coltiva l’interesse per la storia dell’architettura italiana di inizio Novecento. È autore di alcuni articoli e saggi, fra i quali gli studi sulla stazione di Redipuglia, sul Cippo Corridoni alla Trincea delle Frasche, sui monumenti ai caduti della Grande Guerra nell’Isontino.


Tutto questo nell’ambito del Festival del Libro della Grande Guerra, del Gruppo Ermada Flavio Vidonis.

La guerra di Kugy. Dal fronte delle Alpi Giulie a Caporetto, dal Grappa al drammatico ritorno di un reduce sconfitto





Su Julius Kugy alpinista, musicista e scrittore si è scritto molto, ma sotto certi aspetti questo insigne personaggio resta ancora in gran parte da scoprire. Innanzitutto quanto fino ad oggi è stato scritto su di lui si basa, in genere, unicamente sui suoi stessi libri autobiografici, che come tutte le autobiografie difficilmente riesce a darci un'immagine obiettiva dell'interessato. C'è infine un importante capitolo della sua vita che all'epoca dei suoi libri, che è quella del fascismo, Kugy non poteva certo raccontare: si tratta dei tre anni da lui trascorsi ininterrottamente al fronte in difesa della Patria aggredita, dove per l'impegno profuso, e l'importanza dei compiti che assolse, gli fu conferita una delle più alte decorazioni dell'Impero. Questo libro, che esamina vari aspetti inediti, o trascurati, della vita e del carattere del 'Cantore delle Alpi Giulie', si focalizza così soprattutto sul periodo della Grande Guerra che non fu, come asserito da qualche suo autorevole biografo, null'altro che una trascurabile parentesi nella sua vita ma, al contrario, quello da lui più intensamente vissuto, e destinato a segnare un punto di svolta della sua esistenza.


Ne parleremo tutti insieme al Duino&book!

venerdì 10 novembre 2017

Flondar 1917

Giovedì 17 novembre alle 17.30, al Festival organizzato dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis parleremo di Flondar 1917 di Mitja Juren, Nicola Persegati e Paolo Pizzamus.

Flondar, la vertigine dell'annientamento. Il corridoio naturale tra il Carso e il mare ha visto, tra maggio e settembre 1917, una spirale di distruzione, per numero di reparti e artiglierie impiegate, come poche altre sul fronte italiano. In tutti i fanti italiani e austro-ungarici sopravvissuti a quel teatro bellico rimase impresso a lettere di fuoco un nome fino ad allora sconosciuto: Flondar.



Una grande battaglia, persa, che nessuno era riuscito (e aveva voluto) raccontare.
Flondar è sotto il monte Hermada, nel Carso verso Trieste. È la grande sconfitta (4 giugno 1917) italiana che nessuno conosce. 6.000 prigionieri italiani in 6 ore. Taciuta nel 1917, cancellata dopo la guerra, ignorata dalla storiografia repubblicana è qui ricostruita con mappe, foto, schizzi a colori.

Tutti conoscono tutto della Grande Guerra tranne Flondar.

Mitja Juren, autore di una decina di volumi, è uno dei massimi esperti del fronte dell'Isonzo. Tra i suoi ultimi libri: Nad Logem - La collina fra due mondi (2007), Le battaglie sul Carso - Le spallate del 1916 (2014) e con N. Persegati Il Quarto cavaliere - L'apocalisse dell'attacco dei gas sul San Michele, il 29 giugno 1916 (2016) e I mitraglieri incatenati (2017).

Nicola Persegati è studioso delle battaglie sul fronte dell'Isonzo. Tra i suoi libri: San Gabriele, l'orizzonte di fuoco (2007), Le battaglie sul Carso - Doline in fiamme (2014), La grande guerra italiana - le battaglie (2015), Il Quarto cavaliere - L'apocalisse dell'attacco dei gas sul San Michele, il 29 giugno 1916 (2016) e I mitraglieri incatenati (2017)


Paolo Pizzamus si dedica da anni allo studio dei sistemi trincerati e alla ricerca delle iscrizioni di guerra sul Carso isontino, triestino e sloveno. Tra i suoi libri: Le battaglie sul Carso - Doline in fiamme (2014).

Il programma completo del Duino&Book - Festival del Libro della Grande Guerra, organizzato dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis è qui!

Le cavità artificiali e le grotte usate per scopi bellici della Valle dello Judrio nella Grande Guerra

Le cavità artificiali e le grotte usate per scopi bellici della Valle dello Judrio nella Grande Guerra di Marco Meneghini e Maurizio Tavagnutti, sarà presentato domenica 19 novembre alle 11 al Festival del Libro della Grande Guerra ad Aurisina.

Il Centenario della Grande Guerra, e in particolare, nel 2017, dei fatti legati allo sfondamento di Caporetto che riguardarono direttamente la zona delle Prealpi Giulie e nello specifico delle Valli del Natisone, danno lo spunto di rivedere e, come si dice, di correggere, un lavoro già pubblicato nel 2002 nell’ambito del progetto di ricerca speleologica “Judrio 2000”, promosso dal Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” di Gorizia.



Il particolare interesse degli speleologi goriziani per una valle poco conosciuta dal punto di vista del carsismo, e di tutti gli ambiti disciplinari annessi, portò ad affrontare un progetto di ricerca multidisciplinare che comprendeva l’indagine delle cavità artificiali, costituite in particolar modo dagli ipogei della Grande Guerra. Si vuole oggi riproporre in forma monografica tale capitolo, per ricordare ciò che avvenne in un’area ancora lasciata ai margini degli studi storici del conflitto, ma soprattutto del ricordo di avvenimenti cruciali per la storia contemporanea europea; in modo da rileggerli su un territorio che ne ha conservato, seppure nascoste, le sue tracce, che con questo contributo, si spera sia possibile riscoprire.


Il programma completo del Duino&Book - Festival del Libro della Grande Guerra, organizzato dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis è qui!

ISONZOFRONT - La Mia Storia

Sabato 18 novembre 2017, alle 16.00 Massimo Garlatti-Costa presenta ISONZOFRONT - La Mia Storia, prodotto da Raja Films e selezionato alla Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto e al Festival Internazionale èStoria di Gorizia.




La docu-fiction ISONZOFRONT - La Mia Storia racconta gli anni della Prima guerra mondiale sul fronte italiano, attraverso le testimonianze dei civili, dei soldati italiani e austroungarico ricavate da lettere dell’epoca, racconti e diari manoscritti.

Il programma completo del Duino&Book - Festival del Libro della Grande Guerra, organizzato dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis è qui!