LA TRADOTTA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA


NEL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA

martedì 15 aprile 2014

GRANDE GUERRA: 770.000 EURO PER PROMUOVERE VALORI E CONOSCENZA

GRANDE GUERRA: 770.000 EURO PER PROMUOVERE VALORI E CONOSCENZA
PER LE MEDAGLIE COMMEMORATIVE SPESA DI 23.000 EURO
Udine, 15 apr - Una spesa complessiva di circa 23.000 euro, non certo di 800.000, per il progetto delle medaglie commemorative per onorare i Caduti della Grande Guerra sul fronte orientale, nell'ambito di un stanziamento 2014 di circa 1,5 milioni di euro destinato nell'anno in corso per la valorizzazione del Patrimonio storico e culturale del primo conflitto mondiale e per la promozione delle commemorazioni del Centenario dell'inizio della Grande Guerra.
Lo ha sottolineato oggi a Udine l'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, a margine dell'info-day dedicato all'illustrazione dei primi tre Bandi previsti dalla legge regionale 23 del 2013, per la valorizzazione del cosiddetto patrimonio immateriale (approfondimento e divulgazione delle conoscenze, recupero della memoria storica, promozione dei valori e dei sentimenti legati alla Grande Guerra con 770.000 euro a disposizione), mentre ad inizio estate, è stato sottolineato, sarà presentato il Bando, dotato di quasi 1 milione di euro, soprattutto per investimenti materiali, quali percorsi e parchi tematici, sentieri storici, trincee e fortificazioni, strutture espositive.
Un duplice incontro, quello di oggi nella sede della Regione a Udine, che ha visto la partecipazione di quasi 500 persone, con tantissimi esponenti di enti pubblici, associazioni, onlus, fondazioni e cooperative, scuole ed enti di ricerca interessati a sviluppare progetti educativi e di ricerca, ad organizzare eventi e manifestazioni, ad effettuare studi e ricerche storiche. Rispetto ad altre aree (come Veneto o Lombardia), il Friuli Venezia Giulia parte prima, ha osservato Torrenti, in quanto il nostro territorio è entrato in guerra nel 1914, con l'avvio alle armi di quei triestini, di quei goriziani, dei giovani della Val Canale-Canal del Ferro che vestirono la giubba dell'Austro-Ungheria, mentre l'Italia dichiarò guerra agli Imperi centrali l'anno successivo, nel 1915.
Ecco dunque, come è stato indicato oggi, che anche il contributo finanziario della Regione sarà orientato, dal 2014 al 2018, secondo diversi "scacchieri": quest'anno in particolare per i territori che facevano parte dell'Austria asburgica, il 2015 per l'area friulana, il 2016 per il Goriziano, il 2017, con Caporetto, l'arretramento verso il Piave che di fatto coinvolse gran parte della regione, il 2018 il ritorno di Trieste all'Italia.
Certo, è stato detto, valorizzazione del patrimonio regionale materiale ed immateriale, attraverso i contenuti e gli stanziamenti della legge 23/2013, e riproposizione dell'immagine turistica FVG legata alla Grande Guerra, ma senza assolutamente dimenticare i risvolti storici e culturali - da quel conflitto si può comprendere la successiva tribolata storia del Friuli Venezia Giulia visto nell'ottica di tutto il secolo passato - e del ricordo di quanti (militari e nostre popolazioni) vissero il dramma di una guerra che nessuno, alla fine della Bella Epoque, poteva immaginare così lunga e così tragica, in grado di ridisegnare totalmente l'assetto politico e geostrategico del Vecchio Continente. ARC/RM

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